OMAR (EP.1): chi rompe paga

Alle volte anche io non mi spiego come faccio a scegliere i badanti! Omar, 35 anni circa, honduregno, era basso. Alto quanto me seduto sulla seggiola a rotelle. Era lento, lentissimo. E distratto. Passi per la lentezza e la distrazione: quelle si scoprono lavorando. Ma l’altezza!? Sarà stato anche più basso di 1.60. Come potevo sperare di camminare appoggiato a lui senza piegarmi. D’accordo. C’è la carrozzina. Ma ancora oggi, riesco a camminare per  500 metri se mi appoggio a qualcuno… ed è un ottimo esercizio fisico. Comunque. Torniamo alla distrazione.
“Scusi signor Riccardo, ho rotto un bicchiere. Lo pago io”.
“Non si preoccupi signor Omar, può capitare”.
“Scusi signor Riccardo, ho rotto un altro bicchiere”.
“Non si preoccupi signor Omar, stia più attento”.
“Signor Riccardo, ho rotto un piatto”.
“Signor Omar. Faccia attenzione. Non è neanche una settimana che lavora. La prossima volta paga”.
Nelly era preoccupata che “questo”, seppur piccolo, ci smontasse la casa pezzo a pezzo. Non avrei mai potuto minimamente avvicinarmi a immaginare ciò che mi stava per capitare.
(Novembre 2009)

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