PRIMA LEGGI: Nelly… La donna della mia vita.
“Ti mancherò?”. La domanda è retorica e nasconde il bisogno di essere rassicurata. La mattina del giorno dopo Nelly partirà per New York per una vacanza progettata da prima che ci conoscessimo. Siamo insieme da poco più di due mesi e stiamo bene. Anzi, benissimo. Siamo innamorati e, cosa più straordinaria, l’affiatamento cresce ogni giorno. Un fenomeno meraviglioso, straordinariamente appagante. Sembriamo compagni da una vita eppure non sappiamo cosa sia la noia. Ci confrontiamo incessantemente, su qualsiasi cosa. Le colazioni della domenica mattina sono la nostra agorà dove le chiacchiere ci accompagnano quasi sempre fino all’ora di pranzo.
“Ti mancherò?”. Voglia di rassicurazione. Voglia di carezze e coccole. Bisogno di sentirsi importante. Rispondo alla domanda diretta. Stupidamente.
“No. Ho una strategia contro la malinconia. Non penso che mi mancherai”.
“Come non ti mancherò?”. Nelly ribatte fingendosi indignata anche se dalle pieghe della voce filtra una leggera delusione.
Imperterrito, approfondisco la spiegazione della strategia contro la malinconia basata sul condizionamento della mente: “Da domani mattina incomincerò a pensare al momento che ti rivedrò, solo a quello, e quel pensiero mi renderà felice”.
“Ma neanche un poco pochino?”
Insisto. “Sai, negli ultimi cinque anni vissuti da single sono riuscito a raggiungere un equilibrio come non mi è mai capitato. La mia vita è come una torta perfetta. Mancava la ciliegina fino al giorno in cui ci siamo messi insieme”.
“Ah, così io sarei solo un ciliegina!”. Nelly mi salta addosso mirando ai fianchi per farmi il solletico. Finge indignazione e delusione. Ride. Ma negli occhi per un attimo scorgo un lampo di determinazione.
Domenica Nelly è a New York. E io a colazione mi annoio mortalmente. Mi sta mancando. Capisco perché non ho voluto rassicurarla. Mi stavo schermando dietro una corazza. Nelly aveva sconvolto l’equilibrio che avevo faticosamente raggiunto con tanta delicatezza che non volevo rendermene conto. Ammettere che mi sarebbe mancata voleva dire ammettere che la mia vita stava cambiando. E nonostante il cambiamento fosse per il meglio, lo temevo. Nelly stava diventando la torta. O lo era già.
(Dicembre, 2002)
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