UNA VERITÀ SI FA STRADA

Prima leggi:  PSICANALISI: INCOMINCIARE A SCAVARE

Una verità è inconfutabile: la CIDP è una malattia autoimmune. Il mio sistema immunitario non riconosce la mia mielina. Anzi, la riconosce come un corpo estraneo. E la aggredisce.
La psicanalisi ha dei risvolti affascinanti. Entro nel vivo della terapia dopo pochi mesi e mi sorprendo a osservare i miei tentativi di eludere i pezzi di verità che cominciano ad affiorare dal subconscio, di deviare dai percorsi illuminati dalle riflessioni, di resistere alle conclusioni. Anche a quelle più ovvie. Tentativi goffi. Come aprire subordinate per intralciare un ragionamento. Mettermi a raccontare un aneddoto inutile. Smettere di ascoltare. E nei periodi più intensi dimenticarmi di un appuntamento o, addirittura sbagliare arrivando in anticipo di ventiquattro ore. Tentativi goffi e grossolani che imparo a riconoscere immediatamente. E li affronto. Mi affronto. La Zav assiste osservando la sfida quasi con tenerezza.
Oggi la reazione è inaspettata. Mi prende lo stomaco. Crampi. Leggeri e fastidiosi. Stiamo parlando della autoimmunità della CIDP. Può essere la manifestazione fisica di un malessere psicologico? All’inizio rifiuto l’idea. Ma proprio perché la sto rifiutando so che devo, se non altro, prenderla in considerazione: ho una parte autodistruttiva. Possibile? È assurdo. Talmente assurdo da rifletterci. E se così fosse, perché? Perché una parte di me deve voler annientare l’altra? Cosa è successo nella mia vita da scatenarmi contro me stesso? Quando è successo? I crampi si fanno più acuti. È la strada giusta? Si, forse. È una verità che più prendo l’idea in considerazione, più lo stomaco si rilassa. Confrontandomi con la Zav lentamente si fa strada una verità. Una parte di me si è impegnata diligentemente a distruggere l’altra.
(1997)

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