(100! 100º post! Quando ho cominciato nel novembre del 2011 non avrei mai pensato di raggiungere questo traguardo. Pensare che mi sembra di avere raccontato così poco. E di avere ancora tanto da raccontare. I traguardi si celebrano con le dediche. Non mi sottraggo al dovere. Dedico il 100º post a Stepan che con grande pazienza si è guadagnato il mio affetto e il mio rispetto. Non c’era post migliore di questo per festeggiare il numero 100: “il” badante che parla del blog)
“Ieri sera tornavo a casa leggendo il post delle corna sul mio BlackBerry. Morivo dal ridere e la gente mi guardava come se ero matto. Bellissimo”.
Mentre mi racconta continua a ridere di gusto. Si piega. Imita il gesto delle corna non volute. E ride. Ride fino a contagiarmi. Poi continua a raccontare.
“Sa, Ricky, ogni tanto devo leggere una frase più volte per capirla bene, perché cerco di immedesimarmi.Per esempio, il post dell’infarto, quello di lei sul divano, è stato un post dabrividi. L’ho dovuto leggere quattro o cinque volte. Poi l’ho capito. E mi sono detto: questo voleva morire. E se moriva cosa facevo?” Stepan si è fatto serio. Quasi.
“Perciò volevo chiederle una cosa…”
“Dimmi Stepan…”
“La prossima volta che vuole morire può farlo quando non ci sono? Ho già tanti problemi…”
Sorrido. Come posso non volere bene a tanto candore?
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Ve lo consiglio tantissimo 🙂
Vi presento Ernesto, Servizi a casa presto!