Una domenica mattina.
“Guarda, questo è lo Zettel’z 5 di Ingo Maurer. È il mio lampadario preferito”
Stiamo cercando casa e Nelly sta già pensando all’arredamento. Alzo gli occhi distrattamente dal libro e osservo altrettanto distrattamente.
“Non so dove andremo a vivere, ma questo sarà il lampadario” mi rassicura Nelly entusiasta mentre gira la pagina della rivista.
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“Foorse, l’abbiamo trovata”.
La voce di Nelly al telefono è più vellutata del solito. Il tono è quello delle grandi occasioni. Quello degli annunci. Anche se sta cercando di non svelare nulla quel “forse” allungato la tradisce.
“Sei convinta?” le chiedo quasi a bruciapelo.
“Penso di sì?”
“Mon amour, sei convinta?” Insisto.
“Sì”.
“Allora bloccala, dai l’acconto”
Non è importante che io veda la casa. Mi fido di Nelly. Ma soprattutto per me “casa” è dove c’è lei. Tutto il resto è geografia.

Nelly, io, Cookie e Zettel abbiamo trovato il nostro tetto sopra la testa.
(Giugno 2002, circa)
Stupendi!! As usual! Lau