prima leggi: TRAPIANTO DI MIDOLLO: LA CHEMIOTERAPIA
Non risponde.
Immobile. Ai piedi del letto. Mi guarda con ostinazione. Con occhi tristi. Tristissimi. Una tristezza che non conosce profondità.
“Mamma, da quanto tempo sei qui?”. La mia voce ha la forza di un sussurro.
Rimane in silenzio nella stanza immersa nella semi oscurità. Le saracinesche abbassate lasciano filtrare linee tratteggiate. Fuori il tempo è infame.
“Mamma, vai a casa. Sono troppo stanco per parlare…”.
“Ma io voglio solo guardarti. Mi basta…”.
“Mamma, pensa alla pleurite… Con questo gelo non ti fa bene uscire…”.
“Ma ti devo portare il ricambio…”.
Florenzo ha cominciato le ferie oggi.
“Manda la Marta. O Alessandro…”.
“Mamma… Vai a casa…”.
La mamma non perderà un giorno della chemioterapia. Marta e Alessandro non si sono ancora fatti vedere. Di Alessandro mi sorprenderei del contrario. Di Marta mi sorprende il fatto che non chiuda la mamma in casa.
(Dicembre 1999)