PRIMA LEGGI: IL PRIMO BADANTE …ovvero una body guard
Sono furioso. Sono seduto alla mia postazione nell’ufficio di Strike Communications, nel superattico dell’appartamento di Milano 2. Riesco a trattenere uno scatto di ira. Maurizio non è stato sfiorato minimamente dal pensiero di avvisare che non lavorava più. Per non parlare del preavviso. E quando mamma lo ha chiamato per sapere perché era in ritardo, non ha avuto il coraggio di parlare direttamente con me. Vigliacco.
Romana arriva in ufficio che mamma e io abbiamo appena incominciato a commentare la telefonata e la vigliaccata. Stiamo ascoltando il resoconto dettagliatissimo, parola per parola, della mamma quando squilla il telefono. Strappo la cornetta dal ricevitore.
“Pronto?”. Lo dico ricorrendo a tutto il mio autocontrollo.
“Pronto, sono Maurizio, vorrei parlare con Ricky”.
Non ci posso credere. Maurizio! Non me ne rendo conto. Sentire la parola “Maurizio” è come premere il tasto di un detonatore. Il detonatore della mia rabbia. Che esplode in un’eruzione di insulti. Urlo.
“Maurizio! Brutto bastardo figlio di puttana, cosa cazzo vuoi? Cosa cazzo mi chiami a fare? Ti sembra il modo di comportarti, brutto stronzo? Forse non ha mai abbastanza cervello in quella testa di merda e non ti sei reso conto che sono un disabile…”. Dall’altra parte del cavo c’è il silenzio più assoluto. Maurizio sta subendo passivamente. Non che abbia la possibilità di replicare, la mia colata di incazzatura è inarrestabile. “… cosa cazzo ti costava avvisare, vigliacco, pezzo di merda!”.
Prendo fiato. Mamma e Romana mi guardano con gli occhi sbarrati. Attonite. Non mi hanno mai visto cosi. Neanch’io. Maurizio prende coraggio. Dalla cornetta esce una voce flebile, guardinga.
“Ricky… sono Mauri… cosa sta succedendo?”.
Mauri! Che figura di merda. Mauri è un pilota. Corre in macchina. Ed è un nostro cliente. Passo i cinque minuti successivi a stracciarmi le vesti scusandomi. E raccontando il retroscena. Mauri comprende.
Intanto Romana ha proposto alla mamma una soluzione al problema del badante. La filippina che lavora in casa loro da anni è stata raggiunta dal marito. Florenzo è in Italia da una settimana. Parla inglese, ha la patente. Perfetto!
(Aprile 1998, circa)