Il parco di Villa Mamoli è il regno di Cookie. Quando arriviamo al cancello della villa di Patrizia salterebbe fuori dal finestrino tanta è la voglia di esplorarlo.
Serata d’agosto. Barbecue sotto il Cedro. Una pianta imponente che sembra reggere il cielo stellato. Gigi e io chiacchieriamo seduti al tavolino di ferro apparecchiato.
Dalla luce fioca, che illumina il perimetro della villa, un rumore di unghiette sul marciapiede. Cookie sta arrivando. Butto l’occhio distrattamente. Cookie cammina concentratissima. In bocca tiene qualcosa che non riesco a distinguere.
“Che cos’hai in bocca?”, Lo dico istintivamente. Addirittura mi sorprendo di avere parlato.
“Toc!”
È il rumore di un pezzo di legno sul cemento. Mi volto. Cookie si è fermata, la bocca aperta. Un ramo lungo quasi quanto lei davanti alle sue zampe.
“Possibile che capisca…?”. Il pensiero mi torna in mente più volte durante la cena.
“Che cos’hai in bocca?”
“Toc!”. Il rumore viene dalla piscina.
“Che cos’hai in bocca?”
“Toc!”. Il rumore ci raggiunge dalla strada che porta al cancello.
“Che cos’hai in bocca?”
Se potesse mi sbranerebbe volentieri