Punto della situazione: le braccia si stanno indebolendo, la sensibilità delle mani sta diminuendo. Potrebbe essere un nervo. O meglio. Potrebbe essere una vertebra schiacciata. Ne sto parlando con Antonello. È stato un mio allievo dei corsi di apprendimento efficace (memoria e lettura rapida). Siamo diventati amici. E ora io sono un suo allievo di kung fu, stile Wing tsun. Antonello è, ancora oggi, una persona speciale. E un maestro straordinario. Meticoloso e osservatore sensibile, si accorge quasi subito dei miei deficit seppur non siano ancora evidenti. Parliamo. Ci confrontiamo. Arriviamo all’ipotesi della vertebra schiacciata. Spiegazione facile. Comoda. Razionale. Che prevede una soluzione immediata: sbloccare la vertebra.
La visita con il chiropratico è stata più che positiva. Ha riscontrato vertebre schiacciate, vertebre spostate di lato, vertebre spostate in avanti. Insomma, una colonna vertebrale piuttosto malconcia, molto probabilmente l’eredità di 10 anni di judo. Ottimo! È la conferma che il problema non è grave! Un ciclo di sedute dal chiropratico e tornerò come nuovo.
Sedute dal chiropratico e intervento alle otturazioni. La forza torna. La sensibilità pure. Passo l’estate sul windsurf. “Mamma! Sto tornando come prima! È passato tutto!” grido nel telefono da Hyeres. Mamma si commuove. Ho passato tutto il giorno sulla tavola. Ho planato. Ho strambato. Fatica: poca . Pochissima. Si. Il problema è risolto. Sto tornando come prima.
(Maggio-agosto 1987)